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Mess Age

Il messaggio è il mezzo: blog di igiene mentale per attraversare indenni la nube tossica della comunicazione ai tempi del web e dei social media.

La prova del maiale

Il maiale irlandese alla diossina avvelenerà i nostri cotechini? Fate attenzione a come rispondete perché si parla di retorica, non nel senso di "discorsi scontati", ma di arte della persuasione. Fate attenzione perché non conta solo quello che si dice, ma ciò che potranno pensare gli uditori.

Un argomento è convincente quando non genera contraddizioni, almeno in apparenza. Spesso, infatti, si tacciono i passaggi più deboli del ragionamento, perché ciò che non viene detto non è in discussione. Sempre che l'incongruenza passi sotto silenzio.

Ma allora, cosa c'entrano i maiali? C'entrano eccome, perché una delle prime dichiarazioni delle autorità sanitarie sulla carne alla diossina mi ha fatto letteralmente balzare dalla sedia. Il ragionamento sarebbe questo:

se i maiali non sono nemmeno morti per aver assunto diossina, allora la contaminazione non era così grave

Perché questo argomento sia credibile, si deve accettare tacitamente un presupposto, ovvero, applicando la proprietà transitiva:

ciò che non uccide il maiale non può uccidere l'uomo

...suona ancora così rassicurante? Non credo, anche se in passato il maiale era spesso dissezionato per studiare anatomia, vista la somiglianza fisiologica tra suini e umani.

Ma veniamo al piatto forte che viene servito ogni volta che bisogna spegnere l'allarme: il danno economico. La CIA (no, non quella...) paventa, se "l'allarmismo" non rientra, un danno di 500 milioni di euro al mercato della carne e, di conseguenza, perdita di posti di lavoro. Per questo, vale la pena di mandar giù il boccone, se non amaro, almeno sospetto? A quale dei due pesi dare peso, la mia salute o il lavoro?

Nell'arte della persuasione non conta dimostrare ciò che è vero, ma il verosimile, ovvero una sua plausibile fotocopia. Bisogna addurre prove, contrabbandare dati, che nella nostra idolatria sono sacri e oggettivi, ma in realtà parlano con parole di ventriloquo: e in questo, di fronte al quesito del maiale, anche tecnici ed esperti del settore si dimostrano dei veri sofisti.

A proposito di sofisti: "La parola - diceva Gorgia - è un gran dominatore, che con piccolissimo corpo e invisibilissimo, divinissime cose sa compiere; riesce infatti a calmare la paura, e a eliminare il dolore, e a suscitare la gioia, e ad aumentare la pietà".

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