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Mess Age

Il messaggio è il mezzo: blog di igiene mentale per attraversare indenni la nube tossica della comunicazione ai tempi del web e dei social media.

Giovinezza senza giovinezza

Ferdinand de Saussure annotava che il francese ha solo la parola mouton per indicare la pecora, mentre l'inglese ne ha due: sheep per l'animale ancora vivo e beelante, mutton per il pezzo di carne cucinato. Ora, quando leggo sui giornali di "un giovane di 39 anni", ho l'impressione che abbiamo smarrito la parola adatta per contemplare, accanto all'agnellino, l'esemplare adulto prima che sia buono solo per il brodo.

Già, che cosa c'è tra il giovane e l'anziano, in quell'età di mezzo che potrebbe non essere la svilente mezza età delle occasioni perdute, bensì il fiore degli anni della potenza in atto? Oltre ad aver rimosso morte e vecchiaia, siamo costretti a tirare la coperta della gioventù per coprire i piedi a questo interrogativo, con l'impressione che nel frattempo ci sia scappato... il morto?

La sintesi degli zuccheri

Vogliamo scomodare il mito dell'eterna giovinezza,  l'archetipo del puer aeternus, per questa gioventù da mangime, categoria merceologica, che esiste su e giù da una sessantina d'anni? Perché esaltare e ridurre la vita intera al gusto acerbo che lega in bocca prima di passare direttamente aalla pattumiera, e negare che dietro qualche ruga il frutto maturo cela il sapore vero della pienezza? La sintesi degli zuccheri, il momento in cui il frutto verde vira colore e si addolcisce: questo manca dalle nostre vite, così come manca a certa frutta esotica in cattività nei supermercati.

Patti col diavolo e porte laterali

Non è un caso che Faust, dopo aver stretto il patto-scommessa con Mefistofele, sia rimesso a nuovo, da senior a junior: dato che il mestiere del diavolo è di contraddire e sviare (dia-ballo, "devio, calunnio") c'è da credere che spostando l'attenzione sull'aspetto esterore voglia distrarci da qualcosa.

Per fugare il dubbio (o confondere ancor di più le acque), sarebbe utile rivedere quell'inclassificabile capolavoro di Francis Ford Coppola che è Un'altra giovinezza (Youth Without Youth). Ispirato a un romanzo di Mircea Eliade, è la storia di un anziano professore rumeno colpito da un fulmine proprio un'istante prima di suicidarsi. Il colpo l'avrebbe carbonizzato, e invece inizia una rigenerazione totale. Non solo il suo corpo, sciolte le bende, è ringiovanito di trent'anni; la sua psiche rivela facoltà inimmaginabili, che gli permetteranno di compiere (quasi) l'opera sovrumana che nella vita ordinaria aveva fallito.

Non stiamo parlando dei tempi supplementari per recuperare le occasioni perse, perché l'età a cui  accede il professor Dominic Mattei non è un ritorno al passato. E' una non-età, una porta laterale al buio corridoio della vita "normale", la cui chiave non ci è data di serie. Del resto, come sentenziava Zenon ne L'Opera al nero della Yourcenar, "pochi bipedi, dopo Adamo, hanno meritato il nome di uomo".

...un momento molto particolare all'interno del film:

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G
[...] ho appena compiuto 30 anni e sono fiero della mia adultità (a questo proposito segnalo un bel post), “redattore” è quello che voglio diventare. Spero solo che “entusiasta” [...]
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G
interessante considerazione.<br /> evidentemente siamo diventati tutti merce deperibile che ha sempre bisogno di un bell'aspetto per riuscire a vendersi.<br /> tra l'altro sono d'accordo con te su "un'altra giovinezza":splendido.
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